Un saluto a tutti.
Parecchi in questo periodo post-covid mi hanno chiesto dei Doctor Brown. E in cuor mio speravo di non dover mai dire quello che vi sto scrivendo.

Il progetto si ferma qui.

Prima di scatenare brutti pensieri ci tengo a precisare che la motivazione non è da ricercare nei ragazzi che hanno, coraggiosamente, partecipato all'ultimo annetto di prove. Anzi, li ringrazio dal profondo del mio cuore e avranno sempre la mia stima, come musicisti e come persone.
E allora dove sta il problema? E' una cosa molto semplice e si chiama tempo. Nell'ultimo anno è stato un susseguirsi di cose, una mitragliata di avvenimenti, brutti e belli, che hanno esponenzialmente riempito e occupato la mia vita, e purtroppo rischio di trascinare questo progetto per troppo tempo, senza arrivare ad un traguardo, ad una nuova serie di live.
Ecco, la scena live. Altro tasto dolente. Pochi locali, sempre le stesse facce, le stesse cose, le stesse situazioni difficili e che di certo non aiutano la scena locale e contribuiscono a far sprofondare le band, che spesso propongono cose nuove e interessanti ma spesso non trovano spazio.
Quindi, assieme alla mancanza di tempo, è arrivata la decisione e credetemi, mi spiace enormemente congelare tutto questo. Una cosa iniziata nel lontano 2001 e portata avanti, con interruzioni, pause, anni fortunati di concerti, concorsi vinti, soddisfazioni che scaldano il cuore.
Chi lo sa, magari tra un anno, due o forse mai. Troverò il tempo di accettare un'altra sfida. Ma fino ad allora, cercherò di mantenere sempre le 88 miglia all'ora, senza mollare.

Un saluto sincero e grazie.
Robbo Brown